Anno Bianco Partite Iva Come Funziona?

Anno Bianco 2021: cos’è e come funziona Il governo mette a disposizione di Partite Iva e lavoratori autonomi circa 2,5 miliardi per garantire loro un esonero parziale (soglia massima 3.000 euro) dei contributi previdenziali e assistenziali richiesti dalle gestioni Inps e dalle Casse previdenziali.
Quello che è stato definito come l’anno bianco fiscale delle partite IVA si traduce in un esonero parziale dei versamento dei contributi previdenziali dovuti nel 2021.

Chi ha diritto all’anno bianco?

Tra i requisiti occorre aver percepito nell’anno d’imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50.000€ e subito un calo di fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 rispetto all’anno 2019 non inferiore al 33 per cento. I requisiti non si applicano a chi ha avviato l’attività nel corso del 2020.

Chi non paga i contributi nel 2021?

L’esonero dei contributi è riconosciuto ai lavoratori autonomi e ai professionisti, anche iscritti a Casse di previdenza di categoria, nel caso di riduzione di fatturato o corrispettivi nel 2020 pari almeno al 33 per cento rispetto all’anno precedente, e a patto di nn superare i 50.000 euro di reddito per il 2019.

Come funziona l esonero contributivo 2021?

L’esonero contributivo previsto dalla legge di bilancio riguarda i contributi relativi al 2021, e non quelli relativi anche agli anni precedenti. Professionisti e imprese, quindi, vedranno ridotti gli importi solo degli acconti degli F24 del 2021 e non anche del saldo dell’anno precedente.

A cosa si va incontro se non si paga l’Inps?

Nel caso in cui entro i termini stabiliti, cioè 30 giorni dal ricevimento, non si provveda al pagamento, ci sarà l’emissione della cartella esattoriale, con iscrizione a ruolo delle somme da versare. In questo caso la sanzione applicata è del 30% rispetto alle somme originariamente dovute.

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Cosa si intende per anno bianco contributivo?

L’Unione Europea ha confermato l’anno bianco contributivo per chi lavora con Partita Iva. Per anno bianco contributivo si intende la sospensione fino alla fine del 2021 del versamento dei contributi per tutti i lavoratori autonomi, come misura per far fronte alla crisi economica anche di questa tipologia di lavoratori.

Chi non è obbligato al contributo minimale?

Artigiani e commercianti

Per gli iscritti alle Gestioni speciali dell’AGO, l’esonero ha ad oggetto i contributi sul minimale previsti dalla legge 2 agosto 1990, n. 233 e riguarda la I, II e III rata della tariffazione 2021 con termine di pagamento che scade entro il 31 dicembre 2021.

Chi è esonerato dai contributi INPS?

La legge di bilancio 2021 ha previsto l’esonero parziale dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai liberi professionisti iscritti alle Gestioni INPS e alle Casse previdenziali professionali autonome.

Chi può usufruire dell esonero contributivo?

L’esonero spetta ai soggetti che abbiano percepito nel periodo d’imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro e abbiano subito un calo del fatturato / corrispettivi nell’anno 2020 non inferiore al 33% rispetto a quelli dell’anno 2019.

Chi può richiedere l esonero contributivo?

Secondo quanto previsto, l’esonero dal pagamento previdenziale spetta ai lavoratori: che hanno percepito nel periodo d’imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro. che hanno subito un calo del fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 non inferiore al 33% rispetto a quelli dell’anno 2019.

Cosa comporta l esonero contributivo?

L’esonero contributivo è una misura straordinaria introdotta dall’ultima legge di stabilità per le assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato intervenute nel 2015. Questa agevolazione consente al datore di lavoro di non pagare i contributi a carico azienda per 36 mesi fino a un massimo di 8.060 euro annui.

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Cosa significa esonero parziale?

L’esonero parziale dall’obbligo di assunzione dei disabili può essere richiesto dai datori di lavoro privati e dagli enti pubblici economici che per le speciali condizioni dell’attività lavorativa svolta non possono occupare l’intera percentuale.

Come si presenta ed entro quale scadenza la domanda di esonero?

La domanda può essere inoltrata in via telematica, entro il 30 settembre dell’anno per il quale si richiede l’esonero, collegandosi al sito www.cassaforense.it – “Accessi riservati – posizione personale – istanze on line”.

Quando vanno in prescrizione i debiti con l’INPS?

Come regola generale i contributi INPS da dichiarazione si prescrivono in cinque anni: entro tale periodo l’istituto deve trasmettere al contribuente una richiesta di pagamento dei versamenti omessi, al fine di azzerare la prescrizione.

Quando i contributi INPS vanno in prescrizione?

I contributi obbligatori dei lavoratori dipendenti si prescrivono dopo 5 anni dalla data in cui sarebbero dovuti essere versati.

Quanto costa pagare 5 anni di contributi?

Quanto si prende di pensione con 5 anni di contributi? Ogni anno verserebbe 9900 euro di contributi (il 33% della retribuzione) per un montante contributivo, in 5 anni, di 49500 euro.

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