Primarie ballottaggio, chi non ha votato al primo turno può votare domenica Chi non ha votato domenica 25 novembre al primo turno delle Primarie 2012 di centro-sinistra, può votare al ballottaggio Renzi-Bersani di domenica 2 dicembre. Iscrizioni via fax, mail, o sul sito www.domenicavoto.it
Come si svolge il ballottaggio?
Il ballottaggio segue una disciplina parzialmente diversa in base al numero di abitanti dell’ente coinvolto: nei Comuni con più di 15 mila abitanti il ballottaggio viene vinto dal candidato che ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, cioè il 50% più uno.
Quando deve essere indetto un nuovo ballottaggio?
Se nessuno dei candidati ottiene la maggioranza assoluta deve essere indetto un nuovo ballottaggio dopo 15 giorni. Tra primo e secondo turno (ma al massimo entro 7 giorni dal primo) è possibile stringere alleanze con le liste escluse dal secondo turno.
Cosa succede dopo la prima votazione alle elezioni amministrative?
Dopo la prima votazione alle elezioni amministrative può accadere che nessuno dei candidati raggiunga la maggioranza richiesta per vincere; in questi casi l’unico modi per stabilire quale candidato si aggiudica la vittoria alle elezioni è indire il ballottaggio.
Qual è il ballottaggio tra candidati alle elezioni amministrative?
Il ballottaggio tra due o più candidati alle elezioni amministrative serve ad eleggere il nuovo sindaco qualora il primo turno non sia stato decisivo. Si tratta di una seconda votazione che vede in ballo a confronto diretto soltanto i candidati (due o più) che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze nella prima tornata elettorale.
Chi votare al ballottaggio?
In caso di parita’ di voti tra i candidati, e’ ammesso al ballottaggio il candidato collegato con la lista o il gruppo di liste per l’elezione del consiglio comunale che ha conseguito la maggiore cifra elettorale complessiva. A parita’ di cifra elettorale, partecipa al ballottaggio il candidato piu’ anziano di eta’.
Quando un Comune va al ballottaggio?
Dal 1993 l’elezione dei sindaci dei comuni con almeno 15 000 abitanti ha luogo mediante ballottaggio fra i due candidati più votati al primo turno, qualora nessuno dei candidati abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi (senza contare, dunque, le schede bianche e nulle).
Chi ha diritto di voto alle comunali?
Chi può votare
In Italia il diritto di voto (elettorato attivo) è garantito dal principio del suffragio universale; di conseguenza, tutti i cittadini italiani maggiorenni sono iscritti d’ufficio nelle liste degli elettori.
Cosa succede se non si raggiunge il quorum alle elezioni comunali?
Quando il quorum non viene raggiunto, la votazione non può avere effetto sulla legislazione, o nessuno viene eletto, e non può perciò cambiare lo status quo.
Come funziona l’elezione del sindaco?
Eleggibilità I requisiti sono definiti dal Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267: Secondo l’art. 46 il sindaco è eletto dai cittadini iscritti nelle liste elettorali del comune a suffragio universale e diretto ed è membro di diritto del consiglio comunale.
Come si calcola la cifra elettorale?
La cifra elettorale di una lista è costituita dalla somma dei voti validi riportati dalla lista stessa in tutte le sezioni del comune.
Come funziona il sistema elettorale maggioritario?
Con il sistema elettorale a doppio turno, detto anche majority, un candidato deve raggiungere o superare la maggioranza assoluta (50% + 1) per essere eletto al primo turno. Se nessun candidato ci riesce, si ricorre a un secondo turno di votazioni.
Come funziona l’amministrazione comunale?
La giunta comunale si compone del sindaco, che la presiede, e di un numero di assessori, stabilito dallo statuto, non superiore a: a) 7 componenti nei comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti oppure capoluogo di provincia; b) 6 componenti nei comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti; c) 5
A cosa servono le elezioni amministrative?
Le elezioni amministrative in Italia sono i procedimenti elettorali consistenti nella chiamata quinquennale alle urne dei cittadini per esprimere il voto per il rinnovo dei consigli comunali e, dal 1993, per la contestuale elezione del sindaco.
Chi ha il diritto di voto?
Attualmente in Italia il voto è un diritto di tutti i cittadini con almeno 18 anni d’età. Fino al 2021 per l’elezione del Senato era richiesta l’età minima di 25 anni.
Quali sono i requisiti che deve possedere un elettore?
L’ampliamento dell’elettorato attivo si apprezza anche dopo l’entrata in vigore della Costituzione, che impone come requisiti positivi del voto soltanto la cittadinanza italiana e la maggiore età (art. In questi casi, il diritto di elettorato attivo viene ancorato alla residenza in concorso con la cittadinanza europea.
Come si elegge il consiglio comunale?
(art.
L’attribuzione dei seggi al consiglio comunale viene effettuata dopo l’elezione del sindaco, al termine del primo o del secondo turno di votazione, con l’assegnazione del premio di maggioranza alla lista o gruppo di liste collegate al candidato sindaco eletto.
Quando non si raggiunge il quorum?
Nel referendum confermativo, detto anche costituzionale o sospensivo, si prescinde dal quorum, ossia si procede al conteggio dei voti validamente espressi indipendentemente se abbia partecipato o meno alla consultazione la maggioranza degli aventi diritto, a differenza pertanto da quanto avviene nel referendum
Quanto deve essere il quorum?
Per la validità della consultazione referendaria popolare è necessario che si rechino alle urne metà degli aventi diritto al voto più uno.
Come si svolge il voto disgiunto?
Il voto disgiunto o panachage è un sistema elettorale che prevede la possibilità di esprimere due voti, uno per la scelta del partito, l’altro per la scelta del candidato. L’elettore può esprimere la preferenza anche per un candidato di un partito diverso da quello scelto.
Come si svolge il ballottaggio?
Il ballottaggio segue una disciplina parzialmente diversa in base al numero di abitanti dell’ente coinvolto: nei Comuni con più di 15 mila abitanti il ballottaggio viene vinto dal candidato che ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, cioè il 50% più uno.
Quando deve essere indetto un nuovo ballottaggio?
Se nessuno dei candidati ottiene la maggioranza assoluta deve essere indetto un nuovo ballottaggio dopo 15 giorni. Tra primo e secondo turno (ma al massimo entro 7 giorni dal primo) è possibile stringere alleanze con le liste escluse dal secondo turno.
Cosa succede dopo la prima votazione alle elezioni amministrative?
Dopo la prima votazione alle elezioni amministrative può accadere che nessuno dei candidati raggiunga la maggioranza richiesta per vincere; in questi casi l’unico modi per stabilire quale candidato si aggiudica la vittoria alle elezioni è indire il ballottaggio.
Qual è il ballottaggio tra candidati alle elezioni amministrative?
Il ballottaggio tra due o più candidati alle elezioni amministrative serve ad eleggere il nuovo sindaco qualora il primo turno non sia stato decisivo. Si tratta di una seconda votazione che vede in ballo a confronto diretto soltanto i candidati (due o più) che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze nella prima tornata elettorale.