Possono votare al referendum tutti i cittadini maggiorenni senza distinzione di sesso. I requisiti previsti dalla legge sono i seguenti: compimento del 18° anno di età; cittadinanza italiana (quindi sono esclusi gli apolidi e gli stranieri).
Quando si può chiedere il referendum costituzionale?
Quando si può chiedere il referendum costituzionale: termini Lo stesso articolo 138 stabilisce che il referendum confermativo possa essere chiesto entro 3 mesi dall’approvazione della legge di revisione costituzionale. Oltre questo termine non è più possibile avviare la procedura di conferma degli elettori.
Come può essere vietato il voto oltre i confini italiani?
Così come non può essere vietato a chi è residente oltre i confini italiani. La legge – sancisce la Costituzione – stabilisce requisiti e modalità per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero e ne assicura l’effettività.
Quali sono i tipi di diritto di voto?
Ci sono due tipi di diritto di voto: il diritto di voto attivo, cioè quello esercitato dal cittadino che si reca alle urne per indicare la sua preferenza nella consultazione referendaria o elettorale; il diritto di voto passivo, vale a dire quello che dà la possibilità ad un cittadino di venire eletto ad una carica istituzionale.
Quando si può chiedere il referendum costituzionale?
Quando si può chiedere il referendum costituzionale: termini Lo stesso articolo 138 stabilisce che il referendum confermativo possa essere chiesto entro 3 mesi dall’approvazione della legge di revisione costituzionale. Oltre questo termine non è più possibile avviare la procedura di conferma degli elettori.
Come si conferma il referendum senza quorum?
Referendum senza quorum La legge costituzionale o di revisione costituzionale viene confermata se allo spoglio i sì superano i no anche di un solo voto. Infatti per il referendum confermativo non è previsto un quorum specifico.
Qual è il terzo referendum sul taglio dei parlamentari?
Nella storia italiana quello sul taglio dei parlamentari è il terzo referendum costituzionale: dei due precedenti uno è avvenuto nel 2001 (riforma del Titolo V della Costituzione sulle autonomie locali) l’altro nel 2006 con esito negativo. leggi anche.