La risposta è positiva: chi ha la partita Iva può essere considerato disoccupato, ma bisogna rispettare alcune condizioni.
Il lavoratore autonomo o il professionista in possesso di partita Iva può avere status da disoccupato, ed in particolare rientra nello stato di non occupazione ma a patto che il suo reddito annuo, legato all’attività svolta, non superi la soglia dei 4.800 euro.
Chi ha la partita IVA ha diritto alla disoccupazione?
Per lavoro autonomo, anche con partita IVA, durante la percezione della Naspi è possibile avere un reddito annuo che non superi i 4800 euro lordi. Ma anche in questo caso è necessario dare comunicazione all’INPS che provvederà a decurtare dalla Naspi spettante l’80% dei ricavi dall’attività in questione.
Chi ha la partita IVA può avere il reddito di cittadinanza?
Secondo gli ultimi chiarimenti, non esiste alcun veto per i lavoratori autonomi che impedisca loro di accedere al reddito di cittadinanza. Dunque, l’essere titolari di una Partita IVA, di per sé, non costituisce un problema.
Chi può considerarsi disoccupato?
Stato di disoccupazione: normativa
Lgs 150/2015 definisce come disoccupati i lavoratori senza un impiego che dichiarano telematicamente la propria immediata disponibilità (DID) a svolgere un’attività lavorativa e a partecipare alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il Centro per l’Impiego.
Quando chiudere partita IVA e chiedere disoccupazione?
Questa possibilità prevista rappresenta un’importante agevolazione per chi intenda aprire una nuova Partita Iva da disoccupato. Dovrai, però, fare domanda per la liquidazione in un’unica soluzione del sussidio di disoccupazione, entro 30 giorni dall’inizio dell’attività autonoma.
Cosa succede quando chiudi partita IVA?
Chiusura partita IVA: quanto costa? Se la ditta individuale è iscritta al registro delle imprese, la cancellazione prevede il pagamento della marca da bollo (17,50 euro) da presentare entro la scadenza dei 30 giorni dalla cessazione dell’attività.
In quale caso si prende la disoccupazione?
La Naspi viene riconosciuta, a domanda, ai lavoratori dipendenti che hanno perduto involontariamente il posto di lavoro. In caso, quindi, di licenziamento, di scadenza contratto a termine, di dimissioni per giusta causa, ma anche alla neo mamma che si dimette nel periodo di tutela.
Che ISEE bisogna avere per il reddito di cittadinanza?
Sono poi indicati i requisiti reddituali per il reddito di cittadinanza: ISEE inferiore a 9.360 euro. Patrimonio immobiliare diverso dalla casa di abitazione non superiore ai 30.000 euro.
Chi prende il reddito di cittadinanza può aprire un’attività?
Chi percepisce, per esempio, un importo di reddito di cittadinanza mensile pari a 500 euro, può ricevere per sei mensilità un importo di 3mila euro di bonus per aprire un’attività in proprio e così via.
Come ottenere reddito di cittadinanza 2021?
COME FARE DOMANDA
- in via telematica attraverso il portale web www.redditodicittadinanza.gov.it, previa autenticazione tramite SPID;
- online tramite il portale web dell’Inps, autenticandoti con una identità SPID almeno di livello 2, o una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE), o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
Come faccio a sapere se sono disoccupato?
Dalla fine del 2017 lo stato di disoccupazione si ottiene esclusivamente mediante il rilascio di una DID online (Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro) sul portale unico nazionale ANPAL, dal 2019 accedendo alla sezione MyAnpal.
Come sapere se una persona è disoccupata?
Per sapere se una persona è stata assunta in passato basta collegarsi con il sito dell’Inps all’indirizzo web www.inps.it.
Chi sono le persone inattive?
Disoccupato, inoccupato e inattivo non sono sinonimi. La parola “disoccupato” indica la situazione di chi al momento non ha lavoro ma è stato impiegato in passato; “inoccupato” si riferisce a chi non ha mai avuto un contratto di lavoro, mentre “inattivo” identifica chi non lavora e non sta nemmeno cercando occupazione.
Come prendere la disoccupazione in unica soluzione?
Per i disoccupati che percepiscono Naspi vi è la possibilità di richiedere le mensilità residue dell’indennità in un’unica soluzione se si decide di avviare un’attività autonoma, se si vuol rafforzare una partita Iva già esistente o se si decide di sottoscrivere quote di una cooperativa.
Quanto si paga per chiudere la partita IVA?
Il costo totale della chiusura si aggira intorno ai 50€ e comprende la marca da bollo per la S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o la marca da bollo nel caso in cui l’impresa sia nel registro delle imprese e non utilizzi ComUnica.
Quanto tempo ci vuole per ricevere la Naspi anticipata?
La domanda Naspi anticipata è stata inviata correttamente. Ora devi attendere 4/5 mesi per la liquidazione del saldo della tua Naspi.