Innanzitutto rinunciare a votare significa in molti casi disaffezione e disinteresse nei confronti della politica e della vita del Paese. Spesso chi non vota lo fa per protestare contro la corruzione o l’immobilità della classe politica oppure nella convinzione – errata – che andare a votare non cambia le cose.
Quando si perde il diritto di voto?
Il diritto di voto può essere sospeso temporaneamente oppure revocato in via permanente solo nel caso di condanna penale per alcuni tipi di reato (interdizione dai pubblici uffici) e negli altri casi espressamente indicati dalla legge (misure di prevenzione e di sicurezza).
Quali sono le limitazioni al diritto di voto?
Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.»
Quando si perdono i diritti politici?
L’infermità mentale o una condanna per reati gravi può condurre alla loro perdita. L’interdizione dai pubblici uffici è, ad esempio, una pena accessoria, perpetua o temporanea, che include la perdita del diritto all’elettorato attivo, all’elettorato passivo e l’esclusione da ogni incarico pubblico.
Chi ha precedenti penali ha diritto al voto?
Precisiamo subito che chi è detenuto non perde automaticamente il diritto di voto, ma ciò dipende dalla categoria e dalla gravità del reato per cui è stato condannato.
Cosa dice l’articolo 32 della Costituzione italiana?
Art. 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
Come una persona che non ha votato?
Una persona che non ha espresso il proprio voto è detta astenuta.
Chi è escluso dall elettorato attivo?
esclude dal voto i civilmente incapaci e altri soggetti, destinatari di una sentenza penale irrevocabile o incorsi in cause di indegnità morale previste dalla legge.
Chi perde i diritti civili e politici?
Per la precisione, il diritto al voto si perde in seguito alla dichiarazione di: sopravvenuta incapacità civile (anche se ad oggi è quasi del tutto inoperante); indegnità morale; dopo una sentenza penale di condanna da parte del giudice ordinario (ma dipende dal tipo di reato e dalla gravità della pena).
Chi rimase escluso dai diritti politici?
Il suffragio censitario, in base al quale l’esercizio del diritto di voto dipendeva dalla disponibilità di un patrimonio minimo o al pagamento delle imposte, fu abolito. Le donne e gli ecclesiastici non potevano esercitare diritti politici.
Chi non ha diritti politici in Italia?
È opportuno sottolineare che mentre gran parte dei diritti civili sono attribuibili anche agli stranieri, i diritti politici sono riconosciuti esclusivamente ai cittadini italiani.
Che cosa si intende per elettorato passivo?
Sono titolari di elettorato attivo (coloro che votano) i soci attivi da almeno 24 mesi in regola con il pagamento della quota associativa. Sono titolari di elettorato passivo (coloro che possono candidarsi ed essere votati) i soci maggiorenni attivi da almeno 24 mesi in regola con il pagamento della quota associativa.
Cosa vuol dire interdizione perpetua dai pubblici uffici?
INTERDIZIONE (PERPETUA) DAI PUBBLICI UFFICI (art. 28 codice penale): il condannato viene privato del diritto di elettorato attivo e passivo e di ogni altro diritto politico, da ogni pubblico ufficio e di ogni incarico.
Cosa si intende per interdizione dai pubblici uffici?
Pena accessoria, che inibisce al condannato la possibilità di ricoprire incarichi pubblici, impedendogli inoltre di essere nominato tutore o curatore di incapaci, etc. Può rivestire carattere temporaneo o perpetuo.
Cosa succede se non si vota per tre volte?
Se non voto cosa succede? Il voto è un diritto, e in parte un dovere, ma non un obbligo, pertanto il cittadino può decidere di rinunciarvi come e quando lo ritiene opportuno. Non è assolutamente vero che se non si vota per tre volte, o cinque, o mille, si perde il diritto di voto.