Votare a favore del taglio dei parlamentari significa confermare la decisione presa dalle Camere e dire sì al percorso di autoriforma delle istituzioni che abbiamo avviato. Significa dire Sì al cambiamento che da anni i cittadini chiedono alla politica. Queste sono le principali ragioni per votare Sì al referendum del 20 e 21 settembre.
Referendum: perché votare ‘Si’ Chi ha fortemente voluto questa riforma porta al banco elettorale una vasta lista di motivazioni: al primo posto c’è quella del risparmio. Si sostiene che con il taglio di 345 parlamentari lo Stato risparmierebbe 100 milioni l’anno per un totale di 500 milioni in una legislatura.
A cosa serve il referendum?
Con il referendum si può richiedere ad un corpo elettorale il consenso o dissenso rispetto a una decisione riguardante singole questioni; si tratta dunque di uno strumento di democrazia diretta, che consente agli elettori di pronunciarsi senza nessun intermediario su un tema specifico oggetto di discussione.
Quando si raggiunge il quorum?
Descrizione. Il quorum viene solitamente previsto nei casi in cui si voglia evitare che un’esigua minoranza di elettori possa prendere decisioni riguardanti l’intera collettività.
Quando ci sarà la Riduzione dei parlamentari?
Referendum costituzionale in Italia del 2020 | |
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Stato | Italia |
Data | 20 e 21 settembre 2020 |
Tipo | costituzionale |
Esito |
Quando è valido un referendum abrogativo?
Perché il referendum sia valido deve essere raggiunto il quorum di validità e cioè devono partecipare alla votazione la maggioranza degli aventi diritto al voto. Perché la norma oggetto del referendum stesso sia abrogata deve essere raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
Quando si fa un referendum?
L’art. 138 della Costituzione prevede la possibilità di richiedere il referendum costituzionale dopo la seconda votazione da parte delle camere di una legge di revisione costituzionale o di una legge costituzionale.
Quanti voti servono per referendum?
Per la validità della consultazione referendaria popolare è necessario che si rechino alle urne metà degli aventi diritto al voto più uno.
Come si calcola il quorum?
Quorum deliberativo – Calcolo maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. La giurisprudenza ritiene che, per il calcolo della maggioranza assoluta nei collegi formati da un numero dispari di membri, la ‘metà più uno’ sia data dal numero che, raddoppiato, supera il totale dei componenti almeno per un’unità (C.d.S. n
Quando non si raggiunge il quorum?
Nel referendum confermativo, detto anche costituzionale o sospensivo, si prescinde dal quorum, ossia si procede al conteggio dei voti validamente espressi indipendentemente se abbia partecipato o meno alla consultazione la maggioranza degli aventi diritto, a differenza pertanto da quanto avviene nel referendum
Cosa si intende per maggioranza qualificata?
Un’opzione consegue una maggioranza qualificata se ottiene un numero di voti maggiore o uguale a un quorum funzionale fissato in una frazione superiore alla metà del numero totale dei votanti o degli aventi diritto al voto. Le frazioni di solito utilizzate per fissare tale quorum sono 3/5, 2/3, 3/4 e 4/5.
Quando finisce la legislatura in corso?
Il suo termine naturale è previsto per il marzo 2023. È la legislatura con l’età media più bassa: alla Camera 44,33 anni, al Senato 52,12 anni.
Quanto dura la legislatura in Italia?
«La Camera dei deputati e il Senato della Repubblica sono eletti per cinque anni. La durata di ciascuna Camera non può essere prorogata se non per legge e soltanto in caso di guerra.»
Chi elegge il Parlamento in seduta comune?
Il Parlamento in seduta comune si riunisce: con la partecipazione dei rappresentanti delle regioni, per l’elezione del presidente della Repubblica. Nei primi tre scrutini è richiesta la maggioranza dei due terzi degli aventi diritto al voto, nei successivi la maggioranza assoluta (art.
Quante firme per abrogare una legge?
In Italia il numero di firme necessarie alla presentazione di una legge di iniziativa popolare varia a seconda dell’istituzione acceduta: per le leggi a carattere nazionale, da presentare in Parlamento, è necessario raccogliere almeno 50.000 firme e presentare la proposta alla Corte di cassazione.
A quale organo spetta il controllo delle firme per la validità del referendum abrogativo?
75, secondo comma, Cost.» (sent. n. 16/1978) e che spetta alla Corte costituzionale valutare ai fini dell’ammissibilità del referendum abrogativo.