Vaccino obbligatorio? No, grazie
Pzifer, Moderna e AstraZeneca, ma non solo. Sono infatti più di una decina i colossi farmaceutici che hanno raggiunto la fase di sperimentazione con potenziali farmaci contro l’infezione da Covid-19. I dubbi sull’effettiva efficacia di queste armi anti-coronavirus sono molti, così come sono diversi i punti interrogativi sui possibili e indesiderati effetti collaterali. Chi si prenderà la responsabilità – civile e penale – se il vaccino “X” creerà problemi? In attesa di saperlo, in Italia si è aperta un dibattito assai serrato sull’opportunità di rendere obbligatorio o volontario il futuro vaccini contro il Sars-CoV-2.
Insomma, anche se un vaccino “definitivo” contro il coronavirus non c’è ancora (e chissà tra l’altro quando arriverà…), già si sta studiando come renderlo obbligatorio per la popolazione, o per alcune fasce di quest’ultima. E la cosa, francamente, fa sorridere. E soprattutto preoccupare.
In un recente intervento pubblico, il pentastellato viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha dichiarato: “Io credo che per alcune categorie debba esserci l’obbligo vaccinale. Per il resto immagino che dopo quello che si è passato in tutti questi mesi la richiesta della vaccinazione sarà estremamente alta”. Un pensiero condiviso da Roberto Speranza, titolare del dicastero.
Dalle dichiarazioni di questi ultimi giorni l’intenzione del governo è quella di vaccinare tra i sei e i dieci milioni di italiani in appena tre mesi, ammesso che la vaccinazione di massa prenda il via da gennaio o febbraio (cosa che ci pare improbabile). E dalle ultime uscite dei governanti giallorossi sembra essere forte la volontà di rendere obbligatorio il vaccino. Attualmente, sono dieci i vaccini obbligatori per gli under 16: anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella. A questi, tirando dentro anche gli adulti, si aggiungere il vaccino anti-Covid.
Però, alt, attenzione: in Italia esiste la possibilità di rifiutare l’obbligo vaccinale, rischiando una multa o l’impossibilità di iscrivere i propri figli a scuola. Ora il progetto sembra quello di costringere anche gli adulti a sottoporsi al fantomatico vaccino anti-coronavirus. Cosa che creerà non pochi problemi e grattacapi a Giuseppe Conte & Co.: secondo alcuni sondaggi, infatti, quattro italiani su dieci non hanno alcuna intenzione di farlo.
Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova, è uno dei pochi virologi che predica prudenza e per questa ragione è stato preso di mira. “Io non farei il primo vaccino che dovesse arrivare a gennaio 2021. Perché? Vorrei essere sicuro che questo vaccino sia stato opportunamente testato e che soddisfi tutti i criteri di efficacia e sicurezza. Ne ho diritto come cittadino e non sono disposto ad accettare scorciatoie”, aveva dichiarato il medico, scatenando le ire di chi vorrebbe il vaccino subito e lo vorrebbe obbligatorio. Dare torto a Crisanti, però, ci viene molto difficile…